Ero in palestra, come tutti i giorni a quest'ora, insieme alla mia squadra, Alpha si chiamava.
Come sempre ci riscaldavamo tutti insieme, senza stancarci troppo, prima di prendere qualche Demone.
Io stavo facendo delle flessioni, niente di troppo spossante, gli altri invece sollevavano pesi, simulavano combattimenti e altri ancora miglioravano la loro mira giocando a freccette.
Sentii uno straccio umido e puzzolente battere contro la mia schiena, sbattei lentamente le palpebre mentre mi alzavo e facevo cadere quel sudiciume, ovviamente stavo scherzando, non mi aveva dato fastidio quel gesto perchè sapevo benissimo a cosa si riferiva.
Mi voltai verso il mio subalterno che aveva interrotto l'allenamento.
Alla domanda "
combattiamo?" non sapevo resistere e risposi:
Con molto piacere, lo sai che non mi stancherei mai di prenderti a calci! scherzai mettendomi in posizione d'attacco, con i pugni pronti a sferrare qualche gancio.
Lui mi rispose con una smorfia posizionandosi a sua volta sul tappetino che ci avrebbe fatto da ring.
iniziamo alloraCamminammo in circolo, scrutandoci con sorrisi beffardi stampati sul volto.
Preparati a soccombere! m'intimò l'avversario, facendo due passi, diminuendo la distanza che ci separava, sferrò un gancio destro che schivai spostando la testa dalla parte opposta.
Mi abbassai e con la gamba cercai di fargli perdere l'equilibrio, inutile, il mio compagno-avversario saltò ed evitò la mia gamba, tornando con i piedi per terra tentò di colpirmi con un pugno nell'incavo tra la spalla e il collo, io risposi con una capriola all'indietro, modestamente ero diventato il capo squadra mica per niente.
Approfittai del suo smarrimento durato una frazione di secondo per sferrargli un calcio che lo fece cadere (ovviamente non ce le davamo di santa ragione, ci andavamo abbastanza piano, al massimo il giorno dopo sarebbero spuntati fuori dei lividi ma niente di che).
E questo sarebbe un calcio?prendere in giro era il suo modo per accusare il colpo.
Sì, sì, hai ragione, forse ci sono andato troppo piano con te, ma sai, hai un'aria così fragile... scherzai
Mi preparai a sferrargli un pugno quando, con velocità fulminea, mi afferrò il braccio e mi costrinse a fare una capovolta, in un baleno mi trovai con la schiena a terra e lui che si preparava a colpirmi.
Lo parai con la mano libera, feci per rialzarmi quando la porta della palestra si aprì...
Era la professoressa Maggie Walsh, sinceramente non mi era mai stata simpatica, non solo perchè arrivava per rovinare la festa a tutti, ma anche perchè ultimamente sembrava avesse in ballo qualcosa, passava la maggior parte del tempo nei laboratori con gli altri scienziati "pazzi" senza dire una parola a nessuno...
Fatto sta che arrivò per richiamare l'ordine, non mi ero accorto che il resto della squadra stava scimmiottando all'unisono "
botte! botte!", e anche per chiederci di prepararci, dovevamo andare in missione.
"
Questa notte cattureremo un altro Ostile!"
Edited by Amy Draw Burton - 4/7/2010, 20:16